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Il liquido verde che traccia una “mappa” per i chirurghi durante le operazioni Tecnologia particolare dono della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli

Notizie

Data di pubblicazione: 5/11/2019

Il liquido verde che traccia una “mappa” per i chirurghi durante le operazioni     Tecnologia particolare dono della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli

 

“Si tratta di una molecola – spiega il dott. Silvio Testa direttore della chirurgia generale del S. Andrea – sviluppata negli anni ’50 nei laboratori di ricerca della Kodak per la fotografia a raggi infrarossi. Nel 1959 è stato approvato il suo utilizzo in ambito clinico (oculistico per esempio), ma solo ultimamente si è sviluppata la sua applicazione in campo chirurgico. Essa diventa fluorescente quando illuminata con luce a raggi  infrarossi; se iniettata in vena, consente uno studio in tempo reale della vascolarizzazione sanguigna e linfatica di diversi organi tra cui il colon e lo stomaco,  oltre a facilitare lo studio anatomico dell’albero biliare. È una sostanza sicura che non ha effetti collaterali”.

Uno strumento che traccia una sorta di “mappa” per i chirurghi e consente loro di avere un quadro più chiaro nel corso dell’operazione e che soprattutto consente di ridurre le complicanze, specie in quei pazienti più anziani che costituiscono spesso la maggioranza dei casi trattati. Più controllo, dunque, sia in fase di intervento, sia nel poter valutare l’efficacia nella rimozione del tumore, con la possibilità di eliminare linfonodi malati ma non visibili a occhio nudo.

“Grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli – ha sottolineato il direttore generale Chiara Serpieri – perché ancora una volta vi è attenzione e sensibilità verso la nostra realtà contribuendo in modo fattivo nell’ammodernamento delle nostre dotazioni; acquisizioni che ci consentono di migliorare ulteriormente la qualità e la sicurezza dell’assistenza”. 

Si consolida sempre più il ruolo della chirurgia di Vercelli all’interno del percorso della rete oncologica per il trattamento dei tumori del colon retto e del tratto gastro intestinale.  L’approccio mini invasivo – con la chirurgia laparoscopica senza incisioni – determina tempi di recupero più brevi, minore trauma e  riduzione della degenza, oltre che ottimi risultati in termini di radicalità oncologica. La tecnologia di cui oggi Vercelli dispone ben si inserisce in un contesto complessivo in cui la chirurgia è sempre più mini-invasiva e dove le “macchine” semplificano il lavoro del chirurgo garantendo buoni risultati anche in pazienti molto fragili e delicati.