Cardiologia Vercelli: Installato pacemaker senza fili con procedura di Elettrofisiologia
Data di pubblicazione: 9/12/2019
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La procedura eseguita dal team di elettrofisiologia è mini-invasiva e consente di applicare – attraverso un tubicino flessibile inserito nella vena femorale a livello dell’inguine – il sistema contenente il pacemaker rilasciandolo in modo sicuro dentro al cuore senza fili e ancorandolo a livello della parete cardiaca. Dopo aver verificato la stabilità del pacemaker viene rimosso il tubicino nell’inguine e, trascorse circa 24 ore di riposo a letto, il paziente può alzarsi ed essere dimesso.
Una tecnologia che consente di stimolare solo un punto del cuore e che spesso si rileva efficace, oltre che nei pazienti con episodi di infezione, anche in pazienti diabetici, con insufficienza renale o dializzati, con problemi di trombosi venosa alle braccia.
“Uno dei due pazienti trattati era già stato sottoposto a un precedente impianto con la tecnica tradizionale – spiega il direttore della Cardiologia Francesco Rametta – e aveva avuto una complicanza importante. Grazie a questo intervento è stato possibile recuperare velocemente. Inoltre tali sistemi possono essere monitorizzati da casa tenendo sotto controllo i parametri una volta al mese. Ad oggi sono stati trattati sei pazienti con questo metodo. Un passo importante per un centro in cui non è presente la cardiochirurgia e che è stato possibile grazie alla collaborazione di tutto il personale della cardiologia”.