HIV, 292 pazienti seguiti dall’ambulatorio di Malattie infettive: “Non abbassare la guardia”
Data di pubblicazione: 30/11/2022

I pazienti attualmente seguiti hanno un’età media di 57 anni e sono in prevalenza di sesso maschile (95 femmine; 197 maschi). Nell’ultimo anno sono stati registrati 3 decessi (tutti maschi rispettivamente di 70, 57 e 48 anni dei quali il più giovane per patologia AIDS correlata).
Nel 2022 sono state 8 le nuove diagnosi, come mostrato in tabella.
“Il 99.9 % dei nostri pazienti è in terapia antiretrovirale attiva con buona risposta viro-immunologica e soppressione della carica virale nel 96% dei casi – spiegano Maria Esposito, Federica Poletti e il direttore Silvio Borré – Oltre alle nuove diagnosi afferiscono al nostro ambulatorio nuovi pazienti provenienti da altre regioni/ASL: rispettivamente 3 maschi e 3 femmine nel 2022. Anche per quanto riguarda le altre infezioni a trasmissione sessuale quelle che riusciamo a diagnosticare costituiscono sicuramente la punta dell’iceberg perché a tutt’oggi sussistono reticenze nel rivolgersi ai Centri MST (Malattie Sessualmente Trasmissibili) e in alcune fasce di età scarsa informazione”.
Dopo lo stop causato dall’emergenza pandemica i dati suggeriscono un incremento dei pazienti che afferiscono all’Ambulatorio divisionale dedicato.
Da gennaio 2022 le infezioni sessualmente trasmesse diagnosticate sono state:
- Clamidia: 22 positivi su 362 test
- Micoplasmi/Ureaplasmi: 60 positivi su 179 test
- Gonococco: 2 positivi (uno colturale, uno solo molecolare) su 204 test
- Sifilide: 72 positivi (infezioni recenti e pregresse) su 2580 test
Ai pazienti cui sono state diagnosticate la sifilide e/o la gonorrea è stata somministrata la terapia presso l’Ambulatorio divisionale mentre sono stati prescritti e distribuiti i farmaci da assumere per curare le altre infezioni.
Per quanto attiene la prevenzione è in atto una stretta collaborazione con il SISP e l’Ufficio vaccinazioni in particolare per la copertura vaccinale, soprattutto dei soggetti a maggior rischio (MSM – uomini che fanno sesso con uomini), di HPV (Papilloma virus) e MPX (Monkey Pox – vaiolo delle scimmie).
“Questi dati – commentano Esposito, Poletti e Borrè – mostrano che, nonostante gli sforzi dei Sistemi Sanitari e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, il problema delle infezioni da HIV e delle malattie sessualmente trasmissibili non è ancora stato superato. L’infezione del Monkeypox è la conferma che non si deve abbassare la guardia sulle infezioni sessualmente trasmissibili e che la corretta informazione e la disponibilità dei Centri di Malattie Infettive possono contribuire a far emergere il sommerso e ridurre i nuovi casi. Un sondaggio in corso nelle scuole superiori della città potrà sicuramente fornirci dati utili sul reale grado di conoscenza della problematica e aiutarci a pianificare nuovi interventi”.
Per i più giovani, in particolare, ricordiamo ad esempio che 1.5 milioni di nuove infezioni (diagnosticate nell’ultimo anno) a livello mondiale equivalgono a tutti gli abitanti della regione Marche oppure poco più del numero di abitanti della città di Milano.