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Il 28 marzo si celebra la Giornata mondiale contro l’endometriosi, una malattia poco nota, ma che si stima colpisca circa 3 milioni di donne in Italia. Vercelli è in prima linea sia sul fronte dell’informazione e della sensibilizzazione, oltre che della prevenzione.

Venerdì 25 marzo è stata inaugurata la “panchina gialla” simbolo di questa patologia, collocata all’interno dell’ospedale Sant’Andrea, dove è stato attivato il nuovo ambulatorio dedicato al dolore pelvico all’interno della Struttura complessa di Ostetricia e ginecologia, diretta da Nicoletta Vendola. Alla cerimonia, promossa dalla Provincia di Vercelli, sono intervenuti: il viceministro alla Salute Gilberto Picchetto, il presidente della Commissione regionale Salute Alessandro Stecco, il consigliere regionale Carlo Riva Vercellotti, la Direttrice generale dell’Asl di Vercelli Eva Colombo, la dottoressa Vendola, la referente del Nodo provinciale contro le discriminazioni della Provincia di Vercelli Lella Bassignana e Vania Mento, presidente dell’associazione “La voce di una è la voce di tutte”.

«E’ per noi un vero piacere poter ospitare all’interno dell’ospedale Sant’Andrea la “panchina gialla” per l'endometriosi, una patologia dolorosa che rappresenta un problema sociale, dal momento che colpisce le donne in età fertile, a volte anche rendendole infeconde. Una malattia a cui abbiamo scelto di dare una risposta concreta, sia in ottica preventiva che diagnostica – commenta la Direttrice generale dell’ASL VC, Eva Colombo – attivando il nuovo ambulatorio dedicato al dolore pelvico, a cui le donne potranno rivolgersi per effettuare esami specifici e ottenere una diagnosi, per poi avviare i percorsi di cura individuali».

«L’endometriosi è una malattia cronica di cui sono affette fra il 2 e il 10% delle donne a livello nazionale, un dato in linea con la situazione riscontrata sul territorio della nostra ASL – aggiunge Nicoletta Vendola, direttrice del reparto di Ostetricia e ginecologia del Sant’Andrea – E’ accompagnata da sintomi molto specifici quali dolori che si manifestano durante la minzione o i rapporti sessuali, ma anche febbricola, gonfiore addominale e stipsi. Segnali a cui la donna non dà molto peso, se non quando la patologia diventa un problema per la sua sopravvivenza. Questo comporta un ritardo sulla diagnosi che può andare da 7 fino a 10 anni dal primo manifestarsi dei sintomi. Per questo ringrazio la dottoressa Colombo per aver accettato la proposta di attivare un ambulatorio dedicato al dolore pelvico e alla diagnosi dell’endometriosi». L'ambulatorio è situato all'interno del reparto di Ostetricia (al 3° piano), le visite vengono effettuate su prenotazione dietro impegnativa del medico curante, in cui è necessario specificare che si tratta di una richiesta per "dolore pelvico".