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Con la Legge 219/2017, entrata in vigore il 31 gennaio 2018, sono state regolamentate le Disposizioni Anticipate di Trattamento (D.A.T.), note anche con la denominazione "Testamento biologico". 

La Legge prevede la possibilità per ogni persona di esprimere - in anticipo e in vista di un'eventuale futura incapacità di autodeterminazione - le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari, nonché il consenso o il rifiuto su:

  • accertamenti diagnostici
  • scelte terapeutiche
  • singoli trattamenti sanitari.

    Possono redigere le D.A.T. tutte le persone che siano:
    • maggiorenni
    • capaci di intendere e di volere.


In previsione di un'eventuale futura incapacità di autodeterminarsi e, dopo avere acquisito adeguate informazioni mediche sulle conseguenze delle proprie scelte, è infatti possibile esprimere "ora per allora" le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari, per tale intendendosi anche la manifestazione del consenso o del rifiuto a singole scelte terapeutiche.

Si ricorda che la Legge 219/2017 (art. 4, commi 3, 4 e 5) prevede anche la possibilità, per il disponente, di nominare all'interno delle D.A.T. un fiduciario che avrà il delicatissimo compito di rapportarsi con il personale sanitario nell'ipotesi in cui si concretizzi l'eventuale incapacità di autodeterminazione. 


Le D.A.T devono essere redatte, alternativamente (art. 4, comma 6, l. 219/2017): 

  1. dal notaio (sia con atto pubblico, sia con scrittura privata in cui la persona scrive autonomamente le proprie volontà e fa autenticare le firme dal notaio), in entrambe le ipotesi il notaio conserva l’originale;
  2. per scrittura privata consegnata personalmente, in busta chiusa, dal disponente presso l’ufficio dello stato civile del proprio comune di residenza;
  3. presso le strutture sanitarie competenti, nelle regioni che abbiano regolamentato la raccolta delle DAT (con scrittura privata);
  4.  presso gli Uffici consolari italiani, per i cittadini italiani all’estero (nell’esercizio delle funzioni notarili).

Per ogni ulteriore informazione si consiglia di consultare la pagina dedicata sul sito del Ministero della Salute e/o la Legge 219/2017